“ Dalle acque più profonde , dalle cime inestricabili”

I versi strozzati dall’ affanno
le voci che balzano su pareti di sasso e reclamano fama.

Le tenebre , che zittiscono gli oratori.

Poeti che si scuotono di nuovo solo ai primi bagliori.

Si spezza sulle sponde del mattino l’onda piana del loro silenzio.

Dalla quiete del sonno al traffico diffuso.

Non c’è tormento in nessun uomo appena all’ombra del risveglio

durante la breve celebrazione afona di un nuovo giorno .

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