Sdraiato
testa a terra
gambe strette
guarda avanti, su.
Posa lentamente le mani
sul basso ventre
a proteggersi
una mano sull’altra
a pregare che il cielo
calci il suo tiro in gol
e non dritto sulla sua faccia.
Sdraiato
testa a terra
gambe strette
sulla difensiva.
Lui a far la barriera
tra Dio
che serio si prepara a calciare
la sua punizione
e il diavolo in porta che saltella fra i pali
e se la ride.
Onde elettroniche.
Che possano esser sufficienti a muover l’aria nella stanza
affinchè arrivi ossigeno al cuore .
Nella precarietà si consuma quel poco che resta
con estrema rapidità.
Con poco in tasca e le gambe doloranti
con le gambe doloranti e poco in tasca.
Nella precarietà ci si consuma più in fretta
di quanto si dovrebbe.
Che possano esser sufficienti onde sonore
a muover l’aria nella stanza
affinchè arrivi energia al cuore .
Ha due cave al posto degli occhi .
Ci mette le dita dentro .
Muove l’indice della mano destra e quello della sinistra nei due buchi e gratta il vuoto lasciato per assenza dei bulbi.
I miei bulbi siete voi dice, giovane uomo e giovane donna , astri della terra .
Che non fate luce di cui non avete bisogno ,
caldi non per niente, caldi,
non attenderete di bruciare all’inferno.
Esplodete la notte e godete.
Ditemi ! chiede invece agli Astri del cielo
Chi è passato già per l’inferno ?
Chi affinché poi s’accorgesse bene di voi ?
Chi non ha lasciato che v’annoiasse?
via tuscolana 30/06/11
Lei fa la doccia
sotto la pioggia
seduta su un albero
Decisa a viversi con intensità fino all’ultima goccia di malinconia
Decisa a sopportare incisioni sulla pelle
scavate da lacrime e graffi che ricordano scese dritte
che guidano all’anima
che l’avvicinano al respiro di chi le sta affianco
È luminosa e docile
Lui maleducato e insofferente
tradirà la luce di giorni nuovi con colpi di coda
Strascico lungo di trascorsi perversi , neri.
A danno di lei che
invece Si riconosce
essere della terra, essere dell’umanità.
Tutto si esaurirà grazie a parole che era meglio non dire
In un dove comune senza neanche più guardarsi negli occhi
Si allontaneranno voltandosi dall’altra parta
Conservando su tutto un ricordo incantevole .
“Equilibrio d’africa”
Tu sei una donna con le bombole
un dromedario senza briglie nel pieno centro d’una metropoli
hai un bellissimo portavivande
E se io cercassi li , nell’animo più profondo , sotto la pelle di un’animale .
Probabilmente troverei un virus .
Muovendo calci nel grembo stanco d’una donna in attesa di taglio cesareo non anticiperei il parto
Ne anestetizzerei l’attesa .
Non c’è che da starsene buoni .
Se vuoi insieme.
non c’è donna più amata che la donna alla quale non si riesce a dir ti
amo
bisogna abbandonarsi all’idea del romanticismo
non ho più idee buone
portami a giocare a bowling
portami in california
In me trovo l’orrizzonte
Nei miei arti e nel mio ventre ,
nei miei piedi
finchè ricorderò questo
la mia anima sarà salva
e sarà perchè si perda.
Sono una borsa?
No sono un secchio .
il mio letto è una discarica d’amore
il mio letto brucia
il mio corpo è il corpo di una complessata
vive alle pendici di quel che il caos trasforma in :
ci vorrebbe una gran bella vincita
fa re sol do
bisogna lasciar traccia nella storia
e tracciano solchi sul viso le lacrime
piange sporco comodo al sole
di giorni freddi che vien da pensare
è divenuto un lusso attaccarsi anche al tubo del gas
con quel che costa
e non gli rimane che correre
correre tanto che s’asciughi il viso
correre per raggiungere la vetta
arrivare fin su solo per poi godere
di una nuova lunga scivolata
che lo riporti a casa
alle pendici di quel che il caos ha trasformato in
